Rivista di Massoneria - Revue de Franc-Maçonnerie - Revista de Masonerìa - Revista de Maçonaria |
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MASONIC PAPERSdel Ven.mo Fr.LEON ZELDISMASSONI EBREI ED ARABI IN TERRASANTA
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Alla pagina 50 della prima
edizione del Libro delle Costituzioni di Anderson (1723) troviamo
la seguente dichiarazione di princípi, messa al primo posto tra i “Doveri di
un Libero Muratore: estratto dagli antichi registri delle Logge d'oltremare e
di quelle in Inghilterra, Scozia e Irlanda, per l' uso nelle Logge a Londra”: I. Riguardo DIO e RELIGIONE Un muratore è tenuto per la sua
condizione a obbedire alla legge morale; e se intende rettamente l’Arte non
sarà mai un ateo stupido né un libertino irreligioso. Ma sebbene nei tempi
antichi i Muratori fossero obbligati in ogni Paese ad essere della religione di
tale Paese o Nazione, quale essa fosse, oggi peraltro si reputa più conveniente
obbligarli soltanto a quella Religione nella quale tutti gli uomini convengono,
lasciando loro le loro particolari opinioni; ossia essere uomini buoni e
sinceri o uomini di onore ed onestà, quali che siano le denominazioni o le
persuasioni che li possono distinguere; per cui la Muratoria diviene il Centro
di Unione, e il mezzo per conciliare sincera amicizia fra persone che sarebbero
rimaste perpetuamente distanti. Questa è una dichiarazione chiara
e diretta del fatto che il primo principio fondamentale della Massoneria è la
tolleranza riguardo il credo religioso e che l’unico requisito per diventare un
Massone è quello di essere un uomo onorevole ed onesto, in modo che la
Massoneria possa diventare “un centro di unione” ed il modo per instaurare vera
amicizia tra persone che diversamente sarebbero rimaste sempre distanti le une
dalle altre. Sebbene sia probabile che la
tolleranza religiosa che il Reverendo Anderson aveva in mente fosse solo tesa a
spianare i rapporti tra Cattolici e Protestanti; la sua applicazione totale in
alcune logge di Londra può essere dedotta dalla presenza di Ebrei attivi in
logge Massoniche già dal 1716 [1]
e forse prima. L’universalità della Massoneria
induceva molti Ebrei ad unirsi ad essa. La consideravano come una strada per
essere “accettati” dalla società Inglese che a quel tempo poneva ancora limiti
e restrizioni all’ammissione di Ebrei in vari circoli. Non solo in Inghilterra gli Ebrei
ricercavano ardentemente l’ammissione alla confraternita. Nel Nord America il
primo Ebreo iniziato nello stato della Georgia fu Moses Nunis (probabilmente un
nome Sefardita: Moisés Nuñez), iniziato nel 1733, solo 16 anni dopo la
fondazione della Gran Loggia a Londra. Già nel 1791 un Ebreo diveniva Gran
Maestro di una Gran Loggia (Moises Seixas, nel Rhode Island). Nelle isole Caraibiche, la
presenza di Massoni Ebrei era considerevole. Nel 1756, la Massoneria era così
popolare tra gli Ebrei di Curaçao che persino il Rabbino locale, Haham
Chumaceiro, scrisse un libro che provava a collegare la Massoneria con
l’Ebraismo [2].
Nel 1756, Jehoshua Henríquez, un armatore Ebreo, battezzò una delle proprie
navi con il nome Vrij Metzelar – Il Massone [3]. La “de-Cristianizzazione” dell'
Ordine procedette gradualmente nel corso del 18° secolo, non senza riluttanza
da parte di alcune logge, restie ad abbandonare il loro tradizionale modo di
lavorare, ma divenne più rigidamente osservata dopo la fusione delle due Grandi
Logge rivali d’Inghilterra nel 1813, quando i rituali furono rivisti e fu ad
essi data la loro attuale forma non-confessionale (nonostante un paio di
reliquie, quali le tre Virtù Teologali sulla Scala di Giacobbe nel Quadro di
Loggia del Primo Grado). Anche uomini che professavano
altre religioni erano attratti dalla Massoneria. I Musulmani, ad esempio, si
unirono entusiasticamente alle logge in Egitto e così l’Ordine vi prosperò, attraendo
i più elevati circoli della società Egiziana, al punto di avere circa 600 logge
allo stesso tempo; comunque dopo la rivoluzione del 1952, quando la famiglia
reale (di cui molti erano Massoni) andò in esilio la Massoneria decadde
nettamente, fino ad essere infine smantellata da Gamal Abdel Nasser nel 1967.
La Massoneria fiorisce ancora in un altro paese Musulmano: la Turchia ed in
Iran, o Persia, è esistita una vibrante fratellanza Massonica fino all’avvento
della rivoluzione degli Ayatollah. In India, un paese nel quale
coesiste una grande varietà di religioni, la Loggia divenne un’oasi di
benvenuta tolleranza ed unità, in una società frantumata da differenze sociali
e religiose. Basta citare un paio di righe di una poesia del Fratello Rudyard
Kipling, My Mother-Lodge, per confermare il carattere universale delle
logge Massoniche durante il dominio Inglese: Fuori – ‘Sergente, Signore,
Saluto, Salaam’. Dentro, ‘Fratello’, e non c’era
nulla di male. Ci incontravamo sulla Livella e ci
separavamo sulla Squadra, ed io ero Secondo Diacono nella
mia Loggia Madre laggiù! Avevamo Bola Nath il contabile e Saul, l’israelita di Aden, e Din Mohammed disegnatore al
Catasto, c’erano Babu Chuckerbutty, e Amir Singh, il Sick, e Castro delle officine di riparazione, il Cattolico Romano. Numerosi volumi della Sacra Legge
sono esposti sull’altare di logge Indiane: lo Zend Avesta, il Corano ed il
Bhagavad Gita si uniscono alla Bibbia. Venendo all’argomento principale
del mio scritto, l’incontro e l’interazione di Massoni Arabi ed Ebrei in Terra
Santa, se vogliamo mantenere qualche standard di ricerca storica, la nostra
storia deve iniziare solo alla metà del 19° secolo. Prima di quel tempo abbiamo
solo leggende, datate al tempo del regno di Re Salomone o anche prima, che
sarebbe inutile esaminare. Venendo a tempi storici, non sappiamo se gli
ufficiali Francesi che accompagnarono Napoleone nella sua campagna in Egitto
formarono qualche loggia militare mentre erano in Palestina, ma anche ove
l’avessero fatto, i Francesi sarebbero comunque stati un elemento estraneo e
non vi è nessun segno di attività Massoniche di quel tempo. La prima cerimonia Massonica
registrata in Terra Santa fu la riunione del Secret Monitor, tenuta nelle Cave
di Re Salomone, una profonda cava sotto la città vecchia di Gerusalemme, nel
maggio del 1868. L’evento fu organizzato da Robert Morris, un Massone
Americano, Ex Gran Maestro del Kentucky, che era andato in Medio Oriente in
cerca di antichità Massoniche per fornire la prova delle antiche origini della
nostra Corporazione. Morris non trovò alcuna di queste prove, ma incontrò un
paio di Massoni che a quel tempo vivevano a Jaffa e Gerusalemme ed essi,
rafforzati dalla presenza di alcuni ufficiali della marina Britannica con
credenziali Massoniche, furono riuniti da Morris e costituirono il gruppo che
egli grandiosamente chiamò “Reclamation Lodge of Jerusalem”. Il mercoledì 13 maggio, dopo
alcuni incontri preliminari all’Hotel Mediterranean, essi camminarono nella
terra sotto la Città Vecchia di Gerusalemme; il freddo eterno della caverna, il
silenzio sepolcrale e l’oscurità appena dissipata dalla luce delle loro
candele, dovettero fare su di loro un’impressione profonda. Morris, consapevole
dell’importanza di tenere un incontro Massonico nella Città Santa per la prima
volta “dalla partenza dei Crociati padroni di casa più di settecento anni fa”,
aprì la “Moot Lodge”, fu offerta una preghiera, furono espresse osservazioni
appropriate da parte di Henry Petermann, il Console Prussiano a Gerusalemme (membro
della Royal York Lodge a Berlino), del Capitano Charles Warren (che fu più
tardi il primo Maestro della Loggia Quatuor Coronati N° 2076) e del segretario
di Morris, David W. Thomson. Sfortunatamente, sulla via del ritorno si persero
nei passaggi e nelle camere della vasta cava e trovarono l’uscita con
difficoltà, procedendo a tastoni sui muri mentre cercavano di non cadere nelle
buche lasciate dai cavapietre. La lista dei partecipanti alla
cerimonia comprendeva Americani, Britannici, il console Prussiano ed il
Governatore Turco a Jaffa. Anche allora, in questa nascita simbolica (o
rinascita, se vogliamo credere alle nostre leggende) della Massoneria nella
Terra Santa, troviamo Cristiani di varie denominazioni ed un musulmano che si
stringono la mano sotto l’egida della Massoneria [4]. La prima vera loggia a essere
costituita in Terra Santa fu anche opera di Robert, meglio conosciuto come Rob
Morris. Dopo aver provato senza successo ad avere un documento costitutivo
(patente) da una Gran Loggia Americana [5],
convinse infine William Mercer, un amico personale, che si trovava ad essere il
Gran Maestro della Gran Loggia del Canada nella provincia dell’Ontario, a
concedere una patente per una loggia che lavorasse “a Gerusalemme e dintorni”.
Il "Charter" (patente) fu emesso il 17 febbraio 1873 e la Royal
Solomon Mother Lodge N° 293 fu formalmente consacrata il 7 maggio. I firmatari della petizione erano
Robert Morris, John Sheville, Rolla Floyd, Richard Beardsley, Charles Netter,
Peter Bergheim ed 14 altri Massoni che non vivevano in Terra Santa ma erano
ovviamente stati reclutati da Morris per comporre un adeguato numero di membri
fondatori. Morris, Sheville, Floyd, Beardsley e Bergheim erano
Cristiani, mentre Netter era Ebreo. Charles Netter (1826-1882) era
stato uno dei fondatori, nel 1860, della Alliance Israelite Universelle,
la società Francese costituita per difendere i diritti degli Ebrei e per
promuovere l’educazione Ebraica nel Medio Oriente [6];
gli era stata affidata la missione di costituire in Palestina la prima scuola
agricola, Mikve Israel, fondata nel 1870. Netter era il primo direttore
di questa istituzione, che formava le basi per lo sviluppo dell’agricoltura
nella Terra Santa. Il primo candidato a chiedere di
essere ammesso in loggia – già alla prima riunione- fu Moses Hornstein, un
Ebreo di Odessa che si era apparentemente convertito alla Cristianità. Parlerò
di più di lui successivamente. Ansiosa di aumentare il numero dei componenti,
la loggia stabilì un Comitato di tre ed il giorno successivo (8 maggio) si
tenne un incontro per votare a scrutinio segreto ed iniziare Hornstein. Il
giorno seguente (9 maggio) il nuovo Fratello fu passato a Fellow Craft ed un
giorno più tardi, il 10 maggio, fu elevato al Grado Sublime di Maestro Massone.
Nel corso di quello stesso incontro furono eletti gli ufficiali della loggia ed
Hornstein fu nominato Secondo Diacono. Un altro membro della loggia era
William Habib Hayat, figlio del console Britannico a Jaffa, Jacob Assad Hayat.
Era diventato Maestro della loggia di Gerusalemme nel 1889 e sembra aver
mantenuto quella posizione per quattro anni. Ancora un altro membro della
loggia era un Arabo Cristiano di origini Libanesi, Alexander Howard. Howard, il
cui vero nome era Iskander Awad, era un soggetto pittoresco, il cui lavoro come
agente locale per Thomas Cook (che a quel tempo aveva iniziato i suoi viaggi
nel Medio Oriente) gli aveva dato uno status – e una rendita - tali da essere
in grado di diventare un influente uomo d’affari nella Palestina Ottomana. Era
proprietario di alberghi a Jaffa, Gerusalemme e Latrun, un villaggio a metà
strada tra le due città, che si affacciava sulla valle Ayalon, dove Giosuè
aveva fatto fermare la luna mentre il
sole si fermava su Gibeon per consentire la totale sconfitta degli Amoriti
(Giosuè 10:12). Howard costruì anche case a Jaffa,
oltre le mura della città vecchia. Infatti, un intero isolato ebbe il suo nome
e la sua casa divenne un Tempio Massonico [7].
Le buone relazioni da lui mantenute con la locale comunità Ebraica si evincono
dal fatto che la sua casa servì anche come punto d’incontro per le ondate di
immigrati Ebrei che andavano in Terra Santa alla fine del 19° secolo ed
all’inizio del 20°. Intorno al 1890 la casa divenne il quartier generale del
Comitato Centrale dei Hoverei Zion (Amanti di Sion), un movimento
pionieristico Sionista di Ebrei Russi che promuovevano lo stabilirsi in
Palestina. Howard prese come suo assistente
un altro fondatore della loggia, Rolla Floyd, un membro Cristiano di una setta
derivante dai Mormoni, che era venuto in Terra Santa ad aspettare l’imminente
seconda venuta di Gesù. Floyd aveva portato in Palestina la prima diligenza per
il trasporto di turisti tra Jaffa e Gerusalemme. Floyd alla fine successe ad
Howard come agente locale di Thomas Cook. È citato essere stato Maestro della
loggia nel 1884 [8]. Due altri fratelli Ebrei della
loggia che citerò sono Jacob Litwinsky e Joseph Amzalak. Il primo fu iniziato
il 26 aprile 1887, passato il 13 maggio ed elevato il 31 maggio dello stesso
anno. Uno dei suoi nipoti, Haim Litwinsky, è un Massone del 33° grado,
attualmente membro del Supremo Consiglio d’Israele. Joseph Amzalak fu iniziato
il 29 gennaio 1884, passato il 5 febbraio ed elevato il 23 febbraio. Il veloce
avanzamento dei nuovi iniziati rivela la povertà dei numeri, cosa che obbligava
la loggia ad operare in questo modo. Il figlio di Joseph, Meir (o Meyer) si unì
alla loggia Barkai (vedi sotto), iniziato il 27 aprile 1911 [9]. Joseph Amzalak apparteneva ad una
famiglia di ricchi Ebrei Sefarditi, che nel loro vagabondare dopo l’espulsione
dalla Spagna nel 1492 avevano viaggiato attraverso la costa settentrionale
dell’Africa fino a raggiungere la Turchia. La famiglia si stabilì infine in
Marocco dal 16° al 18° secolo, per fare finalmente ritorno nella penisola
Iberica e stabilirsi a Gibilterra. Joseph era nato nella colonia Britannica e
sembra essere stato impegnato nel trasporto marittimo tra Spagna, Portogallo,
Africa Settentrionale ed Orientale e Isole Caraibiche [10].
Dal 1824 aveva la residenza a Gerusalemme. Si dice che fosse l’Ebreo più ricco
a Gerusalemme [11] e
costruì una delle case più belle nella Città Vecchia di Gerusalemme, vicino
alla porta di Jaffa. Durante gli anni del 1860 la casa
della famiglia Amzalak a Gerusalemme fu affittata: il piano terra fu utilizzato
per negozi mentre i piani superiori furono presi da Moses Hornstein per
stabilirvi l’Hotel Mediterranean. Questo era l’albergo in cui Robert Morris ed
il suo segretario sostarono durante la loro visita; era anche l’albergo usato da
Charles Warren, il luogo in cui Morris organizzò gli incontri della cerimonia
“Moot Lodge” nelle cave di Re Salomone ed era anche l’alloggio di Mark Twain ed
il suo gruppo quando visitarono Gerusalemme nel 1867. L’edificio è ancora in
piedi ai nostri giorni ed è ancora usato come albergo, con il nuovo nome di
Petra Hotel. La Loggia Royal Solomon ebbe
un’esistenza travagliata. La mancanza di esperienza nelle procedure Massoniche
e la mancanza di comunicazione con la Gran Loggia portarono i fratelli a frequenti
errori del protocollo Massonico, come ad ammettere ai loro incontri Massoni
provenienti da logge irregolari o non riconosciute. Alla fine, la Gran Loggia
del Canada chiese il ritorno del documento, di libri ed accessori, cosa che non
fu fatta. La loggia fu infine cancellata dai registri ma sembra che abbia
continuato a lavorare in modo indipendente per alcuni anni. Comunque, un gruppo di fratelli
che desiderava lavorare in modo regolare decise di istituire un’altra loggia,
questa volta con sede a Jaffa, posto in cui in ogni caso viveva la maggior
parte dei fratelli. Presentarono una petizione al Misraim Oriental Order in
Egitto ed ottennero una patente intorno al 1890, fondando la loggia The Port
of Solomon’s Temple. Uno dei fondatori era Abraham Levy, che era stato
iniziato nella loggia di Gerusalemme nel 1887 [12].
La loggia ammetteva sia Ebrei sia Arabi. Godette di un periodo di gloria quando
alcuni Massoni Francesi, ingegneri che erano andati a costruire la ferrovia
Jaffa - Gerusalemme, si unirono alla loggia [13].
Dopo la loro partenza, comunque, la loggia iniziò il declino e praticamente
scomparve. Il nuovo secolo segnò la fine
delle attività della loggia. I fratelli si resero conto di dover trovare una
nuova casa e nel febbraio del 1906 un gruppo di membri tenne un incontro e
decise di fondare una nuova loggia, scegliendo il nome di Barkai (Alba). Uno dei membri della loggia era
Maurice Schönberg, un fabbricante di orologi ebreo che aveva installato i
quattro orologi sulla torre di Jaffa. L’orologio della torre è un punto di
riferimento ancor oggi esistente. Due degli orologi indicavano l’ora locale
mentre gli altri due segnavano l’ora Musulmana. Schönberg, il cui lavoro lo
portava spesso a Parigi, stabilì dei contatti con il Grande Oriente di Francia.
Il 13 marzo 1906 i membri della neonata Loggia Barkai sottoposero una
petizione formale al Grande Oriente, firmata dai seguenti fratelli:
Dei dodici fondatori, solo quattro
erano nati in Palestina. A parte il Maestro proposto, tutti gli altri erano
Ebrei. Il primo Massone affiliato alla loggia, comunque, fu un Armeno
Cristiano, César Araktingi, un mercante, dragomanno e Vice Console di Gran
Bretagna, nato a Jaffa ed iniziato il 18 ottobre del 1891. Tre anni dopo
ricevette il 18° grado e nel 1896 avanzò al 30°. La sua affiliazione avvenne il
13 marzo 1906, vale a dire lo stesso giorno in cui i fratelli si incontrarono
per votare la sua domanda. Il fratello Yudelovich era un giornalista
che scriveva per il giornale Ha’tsvi di Ben Yehuda. Yehuda, come
sappiamo, era la forza leader della rinascita e del rinnovamento della lingua
Ebraica per uso quotidiano. Yudelovich era un insegnante, aveva insegnato al
primo Arabo a parlare l’Ebraico, era il direttore della prima Hebrew Primary
School (scuola elementare ebraica) e scrisse il primo libro in Ebraico sulla
Massoneria (ed anche una storia del giornalismo Ebraico). Si guadagnava da
vivere come export manager della vineria Rishon Le-Zion. La loggia Barkai reclutava
attivamente nuovi membri, iniziando 15 nuovi membri durante il suo primo anno.
L’anno dopo, nel 1907, furono ammessi undici candidati e negli anni successivi
il volume delle iniziazioni addirittura aumentò: 10 nel 1908, 14 nel 1909 e
1910, 22 nel 1911 e 21 nel 1912. Anche molti dei membri della vecchia loggia (The
Port of Solomon’s Temple) si unirono alla nuova. La loggia si riuniva a Jaffa, al
N° 1 di Howard Street, che era stata rinominata Bustros Street (ora ha un altro
nome: David Raziel). La maggior parte dei nuovi iniziati non parlava il
Francese, così la loggia lavorava in Arabo e solo i resoconti inviati al Grande
Oriente erano redatti in Francese. Le cerimonie erano condotte in Arabo, usando
una traduzione dei Rituali Scozzesi ad Accettati, probabilmente fatti in Egitto
[14]. Araktingi rimpiazzò presto Fiani
come Maestro della Loggia e continuò a mantenere la sua posizione fino al 1929,
vale a dire per 23 anni. Avendo ricevuto il 30° Grado, avvicinò il Grande
Oriente a Parigi con il proposito di istituire un Capitolo Rosa – Croce a
Jaffa. Kamel Souaya, un’importante personalità del governo Turco, voleva
ricevere il 18° Grado ed Araktingi suggerì che glielo avrebbe potuto conferire
attraverso una comunicazione. Il progetto fallì a motivo dello scoppiare della
I Guerra Mondiale. Durante il periodo precedente la
guerra, fino al 1914, la loggia iniziò oltre un centinaio di nuovi membri.
L’analisi di quale fosse il loro credo religioso rimane incerta, poiché per
fare una supposizione sulla loro origine etnica possiamo contare solo sui loro
nomi e qualche volta sulla loro professione. Una stima grezza fornisce un
totale di 82 fratelli Arabi e Turchi (la maggior parte dei quali Musulmani, ma
alcuni erano probabilmente Cristiani), 29 Ebrei, 6 Cristiani Armeni e 6
stranieri, probabilmente anch’essi Cristiani. La maggior parte dei nuovi membri
era nata in Terra Santa, specialmente a Jaffa e Gerusalemme, ma alcuni venivano
da Egitto, Turchia, Siria, Libia ed Europa dell’Est. Gli appartenenti alla loggia
includevano molte personalità importanti: sindaci, managers bancari, contabili,
comandanti di polizia, avvocati, giudici, agricoltori, mercanti, professori,
dottori, farmacisti, ingegneri [15].
In tutte queste attività si potevano trovare Arabi, Turchi, Ebrei ed Armeni. È interessante notare la presenza
di Consoli Persiani nella loggia [16].
Come sappiamo, l’Iran aveva una fiorente Massoneria fino alla caduta dello
Scià, quando l’Ordine fu proibito e sciolto. Oggi vi è una Gran Loggia di Iran
in esilio, con base in California, ma tiene i suoi incontri in Massachusetts. La felice situazione di pacifica
coesistenza tra le varie comunità della Palestina fu spezzata dalla Grande
Guerra del 1914-1919. Lo smembramento dell’Impero Ottomano si risolse nella
creazione di varie nazioni nel Medio Oriente, con una divisione di “aree di
influenza” tra le forze europee vincitrici, Inghilterra e Francia. La Palestina, che a quel tempo
includeva i territori su entrambi i lati del fiume Giordano, compresi l’attuale
Israele, Transgiordania (ora Giordania) ed i disputati territori della
Cisgiordania, finì sotto il controllo della Gran Bretagna che ricevette nel
luglio del 1922 un mandato dalla Lega delle Nazioni per governare il paese. La loggia aveva sospeso i lavori
durante la guerra, poiché molti fratelli erano stati esiliati dal governo
Ottomano. Poi, dopo la fine della guerra e presto dopo aver riaperto le porte,
esse furono di nuovo chiuse nel 1921, forse a seguito del massacro del 1°
maggio di 47 Ebrei a Jaffa. Solo nel gennaio del 1925 la loggia iniziò di nuovo
a lavorare, in un nuovo sito, questa volta composta quasi esclusivamente da
Ebrei. I fratelli Arabi apparentemente la lasciarono per unirsi alle logge
istituite in Palestina dalla Gran Loggia d’Egitto. Era il tempo in cui iniziò
la sommossa Araba contro la popolazione Ebraica, istigata dalla leadership
Musulmana. Questi disordini, che continuarono
in modo intermittente fino all’esplosione della Seconda Guerra Mondiale,
inficiarono le relazioni tra le logge delle varie giurisdizioni. Nel 1932, a
seguito di un’aspra lotta nella Massoneria Egiziana che si era divisa in due
Grandi Logge, le logge in Terra Santa sotto la giurisdizione Egiziana decisero
di divenire indipendenti, formando la Gran Loggia Nazionale di Palestina. La
maggioranza dei fratelli era Ebrea; comunque, il carattere non settario delle
logge è confermato dal fatto che la cerimonia di fondazione della nuova Gran
Loggia fosse presieduta dal Ven.Fr.Fuad Bey Hussein, Gran Maestro della Gran
Loggia d’Egitto. Il fratello Shuqri Houri, anch’egli Arabo, era stato eletto
quale primo Gran Maestro. Sfortunatamente, morì prima di poter essere
installato ed al suo posto fu eletto il fratello Mark Gorodisky. Le logge di lingua Inglese,
istituite con Patenti dall' Inghilterra e Scozia, rifiutarono di unirsi alla
nuova Gran Loggia e continuarono ad operare sotto la loro giurisdizione
originale, mentre un numero di logge di lingua Tedesca lavoravano entro la
struttura della Gran Loggia Simbolica di Germania in esilio (essendo stata la
Massoneria bandita dalla Germania nazista, in cui i Massoni erano perseguitati
ed imprigionati). A dispetto delle problematiche
relazioni tra le comunità Arabe ed Ebraiche, la Gran Loggia compiva continui
sforzi per attrarre candidati da tutte le comunità non Ebraiche: Cristiani ed
Arabi Musulmani, Armeni, Drusi [17]
e Bahai [18].
Infatti erano state istituite parecchie logge di lingua Araba, composte quasi
esclusivamente da Arabi: le logge Nur El-Hichmah (“La Luce della Sapienza”)
e Jerusalem, entrambe a Gerusalemme, Khoresh (“Cyrus”) ad Amman
(Giordania) e Galilee a Nazareth. Solo con la creazione della Gran
Loggia dello Stato d’Israele nel 1953, la Massoneria in Terra Santa fu
finalmente unita sotto un unico tetto. Le 30 logge operanti a quel tempo furono
divise linguisticamente nel seguente modo: 19 logge lavoravano in Ebraico, 5
in Tedesco, 4 in Inglese ed una ciascuna in Rumeno ed Arabo [19]. La Loggia Galilee, che aveva
ricevuto il numero 31 nell’elenco della Gran Loggia dello Stato d’Israele,
lavorava in Arabo nella città di Nazareth. Era stata fondata nel 1950, con
membri sia Cristiani sia Arabi Musulmani, ma con una larga maggioranza dei
primi, cosa che rifletteva la maggioranza Cristiana di questa città che ha un
così profondo significato per la Cristianità [20]. Le altre logge di lingua Araba,
che erano state attive prima della creazione dello Stato d’Israele nel 1948,
chiusero volontariamente le proprie porte. Una, la Loggia Khoresh,
rimase in Giordania anche se è ora dormiente; alcune voci asseriscono stia
ancora lavorando, ma molto discretamente. Nel 1954 fu fondata ad Acco,
l’antico porto di San Giovanni d' Acri, la fortezza crociata che Napoleone non
era riuscito a conquistare, una seconda loggia in lingua Araba. La loggia Acco
ricevette il numero 36. Una terza loggia Araba fu fondata
nel 1957 nella città di Kfar Yassif, nella Galilea Occidentale: la Loggia Hidar
N° 45. Questa loggia era composta da un vasto numero di fratelli Drusi. La Loggia N° 47 Al-Salaam
(“Pace”) fu fondata a Tel Aviv – Jaffa nel 1959, con membri sia Arabi che Ebrei
di lingua Araba. Non riuscì ad attrarre un numero sufficiente di candidati ed è
ora dormiente. Nel 1974 (un anno dopo la Guerra
di Yom Kippur) a Gerusalemme fu fondata un’ulteriore loggia in lingua Araba, Ha-Lapid
(La Torcia) N° 65 (in Arabo: el Shu’ia) che integra Massoni
Musulmani, Cristiani ed Ebrei. Il suo primo Maestro era Ebreo: David Greenberg. Per ultima, nel 1983, fu fondata
la Loggia Nazareth nella città omonima, con una appartenenza sia
Cristiana sia Musulmana; la loggia lavora in Arabo. Nel 1968 veniva fondata ad Haifa,
una città che aveva sempre avuto una composizione etnica mista, una loggia in
lingua Ebraica con una appartenenza mista Arabi-Ebrei: la Loggia N° 61 Na’aman.
Dei 32 Maestri che la loggia ha avuto tra il 1968 ed il 2003, 19 sono stati
Arabi. Per porre in rilievo la natura non
settaria della Massoneria Israeliana, il sigillo della Gran Loggia d’Israele
presenta al suo centro, dentro alla squadra ed al compasso, la croce Cristiana,
la mezzaluna Musulmana e la Stella di Davide (il Sigillo di Salomone).
Sull’altare della Gran Loggia (come sulla maggior parte di quelli di logge
subordinate) troviamo tre Volumi della Sacra Legge: la Bibbia, il Tanakh
Ebraico (“Antico Testamento”) ed il Corano. Tre Portatori dei Libri Sacri, con
lo stesso grado Massonico, portano i volumi sacri nel Tempio all’inizio di ogni
Comunicazione di Gran Loggia. Gli Ufficiali della Gran Loggia
hanno sempre incluso sia Arabi sia Ebrei. Infatti, un avvocato Arabo di Haifa
fu eletto Gran Maestro della Gran Loggia d’Israele nel 1981 e nel 1982 il M:. W:. Bro:. Jamil Shalhoub fu rieletto per un
secondo mandato. Anche tre Fratelli Arabi sono
membri del Supremo Consiglio d' Israele Ora racconterò una storia che
riguarda la mia loggia e chiedo la Vostra indulgenza perché parlerò di alcune
faccende nelle quali sono stato personalmente coinvolto. La mia loggia, La Fraternidad
N° 62 di Tel Aviv, ha la tradizione annuale, intorno al mese di maggio, di
passare un fine settimana fraterno in un albergo per vacanze presso cui i
fratelli vengono raggiunti dalle mogli e dalle famiglie. Circa trenta/quaranta
coppie si riuniscono per una vacanza di tre giorni, nel corso dei quali
partecipiamo a tavole rotonde riguardanti argomenti Massonici o di altri
generi, con la partecipazione delle nostre signore, visitiamo i siti turistici
dei dintorni e, chiaramente, sediamo insieme intorno a sontuosi pranzi che si
aggiungono ai famosi buffet di colazione Israeliani. “La buona tavola” prima e
dopo “le tavole della legge”! Nel 1993 tenemmo questo fine
settimana fraterno nella città di Nazareth e per il banchetto di gala
dell’ultima sera, il nostro W:. Bro:. Dr. Juan
Goldwaser ebbe un’ispirazione. Perché non invitare i fratelli della loggia
locale, Nazareth N° 71, a raggiungerci per il dolce ed il caffè? Detto
fatto. Contattò il Maestro della loggia Nazareth ed in un tempo
opportuno circa venti fratelli arrivarono all’albergo. Comunque, quando vedemmo
che erano arrivati da soli, li rimandammo indietro a prendere le loro mogli. Questo era un cambiamento
rivoluzionario per i nostri fratelli Arabi, che generalmente tengono le donne
separate dalle attività della loggia. Comunque, noblesse oblige, tornarono dopo
un poco con le signore, portando anche parecchi enormi vassoi pieni di dolci
Arabi. Stemmo così bene da prometterci di incontrarci di nuovo, e così fu. Il
fratello Goldwaser aprì le danze, invitando un vasto gruppo di fratelli di
Nazareth a cena a casa sua, insieme all’intera Loggia La Fraternidad.
Altre case aprirono le porte, i fratelli Arabi ricambiarono; tenemmo incontri
insieme, picnics insieme e tra i due gruppi di Massoni si svilupparono amicizie
personali. Tutto questo, per favore ricordatelo, mentre il paese viveva in una
permanente situazione di tensione e noi vivevamo l’esperienza di frequenti atti
di terrore. Miei cari fratelli, quale migliore
dimostrazione che i princípi Massonici di Fraternità possono superare le
differenze di idee politiche, di religione e le diffidenze? Nel 1995, il Dr. Eduardo Vaccaro,
Gran Maestro della Gran Loggia d’Argentina e Gabriel Jesús Marín, Sovrano Gran
Commendatore del Supremo Consiglio d’Argentina, decisero di istituire
congiuntamente una Accademia di Pace Massonica, con il preciso motivo di
conferire Premi di Pace Massonici a persone ed organizzazioni – non solo
Massoni – che si distinguevano in lavori per la causa della pace e
dell’umanità. Invitato a sottoporre nomi di
candidati adatti a questo premio, proposi questi due: Dr. Juan Goldwaser, le
cui attività di sviluppo delle relazioni fraterne tra la loggia di Nazareth e
la loggia La Fraternidad ho già descritte, e Joseph E. Salem, 33°, allora
Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio d’Israele. Il Ve.mo Fr. Goldwaser, un medico, era arrivato in Israele
dall’Argentina ed era stato iniziato nella loggia La Fraternidad, di cui
è diventato Maestro nel 1991. Ha tenuto molti incarichi di Gran Loggia,
raggiungendo il ruolo di Sovrintendente Regionale per i due anni passati. Ill.Fr. Salem è nato in Iraq e
parla l’Arabo; è stato educato in Inghilterra ma ha vissuto la maggior parte
della vita in Rhodesia, ora Botswana, dove era attivo in tutti i corpi
Massonici. Una volta in Israele si è unito al Supremo Consiglio ed è stato presto
eletto Gran Segretario Generale e poi Sovrano Gran Commendatore, posizione che
ha tenuto per sei anni. La sua conoscenza dell’Arabo lo ha aiutato nei suoi
instancabili sforzi per rafforzare i legami Massonici con i fratelli Arabi. Entrambi i miei suggerimenti
furono accettati ed il Dr. Goldwaser andò a Buenos Aires a ricevere il suo
Premio, consistente in una medaglia ed un Diploma. Il fratello Salem non poté
viaggiare a causa dei suoi problemi di salute. La volta successiva che il Masonic
Peace Prize fu assegnato, nel 1997, mi fu di nuovo chiesto di suggerire dei
candidati. Proposi due fratelli Arabi: il Ven. Fr. Samir Victor Faran, di
Nazareth e l’Ill.Fr. Elias Mansour, 33°, di Haifa, membro attivo del Supremo
Consiglio. Il fratello Faran è Cattolico Romano mentre il fratello Mansour è
Greco – Cattolico. Il fratello Faran era stato
iniziato nel 1979 nella Loggia Acco N° 36, nel 1982 è stato uno dei
fondatori della Loggia Nazareth N° 71 ed è sempre stato un entusiasta promotore
di una migliore comprensione tra le comunità Arabe ed Ebraiche. Il fratello è
andato in Argentina per ricevere il premio ed il fratello Goldwaser lo ha
accompagnato, cosa che fu di conforto al fratello Faran che non parlava
spagnolo, e la loro presenza a Buenos Aires ha dato la prova fisica dell’unità
e dell’universalità della Massoneria Israeliana. Come commento a lato, menzionerò
che tra gli altri riceventi il premio vi sono stati la Tokyo Masonic
Association, nota per la sua filantropia, l’illustre scrittore Colombiano Germán
Arciniegas ed Aun San Suu Kyi, l’attivista per i diritti umani di Burma, a
lungo perseguitata dal governo militare locale e vincitrice del Premio Nobel
per la Pace in contumacia nel 1991. Sfortunatamente, questo
meraviglioso progetto della Massoneria Argentina non ha avuto seguito. Quelli
del 1997 sono stati gli ultimi premi. La nostra amicizia con il fratello
Faran ha avuto anche altri risultati. A motivo di alcune difficoltà interne
alla sua loggia, dopo un poco si dimise. Con il sostegno di un gruppo di
fratelli di Nazareth che erano diventati inattivi e con l’incoraggiamento di
altre logge (inclusa La Fraternidad), la Loggia Galilee N° 31 fu
fatta rivivere con lui come primo Maestro. La loggia lavora in Arabo e lo sta
facendo molto bene. Un paio di mesi fa il Fratello Goldwaser ed io siamo stati
insigniti del titolo di Maestro Venerabile ad-Vitam della Loggia Galilee,
quale riconoscimento dei nostri sforzi per la pace futura e la comprensione
nella nostra Fratellanza. Cari Fratelli, temo di aver abusato
della Vostra pazienza, ma credo di averVi portato un messaggio importante,
forse oggi più che in passato. Oggi, quando le forze del fanatismo e
dell’intolleranza si stanno sollevando in ondate di morte e distruzione,
minacciando le fondamenta del nostro modo di vivere libero e democratico, è
estremamente importante riflettere nuovamente sui valori della Massoneria, su
cosa il Nostro Ordine è capace di contribuire per combattere nichilismo e
disfattismo, mostrando che gli uomini sono ancora capaci di sviluppare e
mantenere veri legami di fratellanza anche nelle peggiori circostanze. La nostra Fratellanza non è una
reliquia datata di glorie passate, è un’istituzione che proclama la sua fiducia
nel valore dell’essere Umano e della vita umana, nella validità permanente del
giudizio morale, nell’importanza dell’assumersi la responsabilità delle proprie
parole ed azioni, nella fratellanza universale dell’Umanità sotto la paternità
di Dio. Noi Massoni dobbiamo proclamare
forte e chiaro il nostro messaggio di ragione ed umanesimo; il nostro messaggio
deve essere portato alle generazioni più giovani, agli uomini che sono stanchi
di utopie e chimere che promettono un Eden sempre sfuggente, mentre
sperimentano la dura realtà del potere arbitrario, della corruzione e
dell’oppressione. La Massoneria non è Utopia, non
costruiamo nessuna “Città del Sole” quale descritta da Campanella; quello che
abbiamo costruito è una torre di forza, di forza morale e forgiamo non catene
di schiavitù ma contatti di amore fraterno che trascende la lingua e la
distanza. Il mondo ha bisogno della
Massoneria ora come non mai. Da parte nostra, quello di cui abbiamo bisogno è
l’entusiasmo, la preparazione per sopportare il peso di far sentire la nostra
voce, di insegnare la tolleranza, di combattere il pregiudizio e l’odio. La mano che brandisce il martello
ora deve riposare, la testa che la controlla non deve disperare ed il cuore che
ama non deve stare in silenzio. Ché, seggendo in piuma, in fama non si vie,
né sotto coltre. [21]
[1] Francis
Francia, conosciuto come “l’Ebreo Giacobita”. Un altro Ebreo, Edward Rose, fu
iniziato nel 1732 in una loggia presieduta da Daniel Delvalle, chiaramente
Ebreo, il quale perciò deve essere stato un Massone per alcuni anni prima di
diventare Maestro della sua loggia. [2] Rabbino J.H.M. Chumaceiro, The evidence of
Freemasonry from Ancient Hebrew Records, Augusta, Georgia, 1896. [3] Isaac S. and Suzanne A. Emmanuel, History of the
Jews of the Netherland Antilles, American Jewish Archives, Cincinnati 1970, p. 478. Gli autori fanno riferimento
agli Old Archives di Curaçao 913, N° 47, 21 febbraio 1774. [4] Robert
Morris, Freemasonry in the Holy Land, New York 1872, Capitolo
XXVI. [5] Era
persona non grata nelle Grandi Logge Americane a causa del suo tentativo di
imporre un rituale comune sotto la bandiera dei “Conservatori” e per la sua
introduzione dell’organizzazione Massonica femminile Eastern Star. [6] L’ Alliance
Israelite Universelle era stata fondata nel 1860, a seguito dello scandalo
dell’affare Mortara del 1858 (quando un ragazzo Ebreo era stato battezzato
dalla sua balia ed il Papa lo sequestrò e non consentì mai che fosse restituito
ai suoi genitori), per difendere i diritti civili e religiosi degli Ebrei in
tutto il mondo. L’Alliance promuoveva l’educazione Ebraica. Un altro fondatore
dell’Alliance (e suo Presidente del 1864) era un altro importante politico e
Massone Francese: Isaac Alphonse Crémieux (1796-1880), eletto Sovrano Gran
Commendatore del Supremo Consiglio di Francia nel 1869. Nel 1875 aveva
organizzato la prima conferenza internazionale dei Supremi Consigli, tenuta a
Losanna. Vedi Juifs et Francs-Maçons di
Daniel Beresniak, Bibliophane, 1989, pp. 178-183. [7] Leon Zeldis,
“The first Masonic Lodge in the Holy Land”, Ars Quatuor Coronatorum,
Vol. 113 per il 2000 (pubblicato nell’ottobre 2001), p. 197. [8] Rev. Henry R. Coleman, Light form the East –
Travels and Researches in Bible Lands, Louisville, KY, 1884. [9] André Combes, “Le Grand Orient de France en Palestine”, Chroniques
d’Histoire Maçonnique, IDERM, Parigi, N° 62, anno 2001, p.36. [10] Joseph B. Glass & Ruth Kark, Sephardic
Enterpreneurs in Eretz Israel. The
Amzalak Family 1816-1918, The
Magnes Press, Gerusalemme 1991, p. 52. [11] William Henry Bartlett, Walks about the City and
Environs of Jerusalem, Londra 1884, p. 191. [12] André Combes, op. cit., p. 31. [13] Alcuni
storici hanno erroneamente creduto che gli ingegneri Francesi avesse fondato la
loggia, ma un diploma di Loggia tenuta dal fratello Baruch Eldad precede il
loro arrivo. La ferrovia Jaffa – Gerusalemme era il progetto favorito di Haim
Navon, un nipote di Joseph Amzalak. [14] Cf.
Combes, op. cit. p. 34. [15] Alcuni dei
membri classificati per professione (lista parziale): Contabili: Jules
Abrevaya, Aziz Arida. Avvocati: David
Moyal, Neguib Fares Amiouini, Osman, Noury Elhaldy. Managers bancari: Mohamed
Rechad, Paul Christodoulibbi. Dottori: Marcel Drouillard, Samuel
Kantarovitch, Elias Sawabini, Mohamed Khaled. Ingegneri: Nazif el-Khaldi,
Said Ahmed Nashashibi. Coloni Ebrei
(agricoltori, ecc.): Israel Seyger, Kasriel Rappoport, Ruben Segal. Giudici: Georges
Hanna Zacharia, Mohamed Taher, Mohamed Edib Dameka, Abballa Chefir el-Dajani. Sindaci: Said
el-Thanu, Sindaco di Gaza, Kamal el-Dine Arafate, Sindaco di Nablus. Mercanti: Ibrahim
Kattan, Selim Shehebar, Efraim Arber, Assad Araktingi, Isaac Dokelman. Farmacisti: Nedjib
Irmouche, Atalla Bordcosh, Luigi Knesevich. Comandanti di polizia: Mohamed
Fazi, Zehia Wafa, Assem Fajri el Din, Ben Ben Khaled Daoud Chucri, Joseph Zia. Professori: Israel
Many, Elie Carmona, Wadieh Sirine. (Fonte: Combes, op. cit. pp. 36, 38) [16] Djabri
Zaki, Vice Console a Gaza; Ahmad Ata Jabri, Vice Console a Ramleh (ma residente
a Jaffa), Annis Jabri, Vice Console a Jaffa. [17] I Drusi
costituiscono una comunità etnica e religiosa separata, che vive nel Nord
d’Israele e nel Sud di Siria e Libano. La loro religione è monoteistica, molto
riservata. Credono nella reincarnazione e nel califfo Ismaelita Al-Hakim (958-1021)
come incarnazione di Dio. [18] La Bahai è
una religione fondata nel 1863 in Iran; essa enfatizza l’unità spirituale di
tutto il genere umano. Dopo essere stata perseguitata in Iran, ha stabilito il
suo quartier generale mondiale nella città di Haifa, Israele. [19] La lista
è come segue: di lingua Ebraica: Achidam
Aviv, Barkai, Bezalel, Bilu, David Yellin, Dror, Gazit, Genossar, Ha’ari,
Hacochav, Hermon, Hiram, Kadima, Menorah, Mitzpah, Moriah, Rashbi, Reuven. Tedesca: Ein Hashiloah, Even
Hameukevet, Levanon, Müffelman-Ouman, Ner Tamid. Inglese: George Washington, Har Zion, Holy City, Sharon. Araba: Galilee. Rumena: Hashachar. [20] Questa
situazione è stata rovesciata nelle ultime decadi, a causa di un influsso di
Musulmani provenienti da altre parti del paese o dall’estero. [21] Divina
Commedia, Inferno, Canto 24.
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